La Storia siamo noi

La Storia siamo noi

Scrivere, raccontando del Circolo Giliberti a 35 anni dalla sua nascita, è come raccontare la mia vita.
Appena sposata (1969) da Soliera sono venuta ad abitare a Carpi nel quartiere dove da sempre ha sede il circolo.
Nell’anno 1970 sono stata avvicinata dal segretario della sezione del PCI (Via Abba), il quale chiedeva la mia collaborazione, unitamente ad altre donne per la raccolta di firme, al fine di ottenere una scuola od un asilo nel quartiere.
Questo mio primo impegno nel sociale mi ha permesso di conoscere tante persone, dandomi la possibilità di vedere nascere il circolo ARCI.
Se all’inizio ero una spettatrice di questo “movimento”, in breve tempo, condividendo i valori ed i principi delle persone che ci lavoravano, ne diventavo socia e collaboratrice insieme ad Ermanno (mio marito).
Non è stato semplice, le iniziative nascevano e si moltiplicavano coinvolgendo sempre di più il quartiere ma anche tutto il territorio carpigiano.
La necessità pertanto, da parte di noi volontari, era di riuscire a dare una risposta positiva alla richiesta di aggregazione di persone di diverse fasce di età, dai bambini, ai giovani, agli anziani.
Sono stati e sono grandi gli sforzi in quanto tutto viene gestito da “volontari” che si mettono a disposizione degli altri.
Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere, il volontariato da sempre si basa sul tempo dedicato agli altri che diventa un valore di vita.
All’interno del circolo ho poi trovato persone con le quali ho iniziato un percorso di amicizia che non si è mai interrotto e negli anni è diventato sempre più grande. Insieme siamo cresciuti prima genitori e poi nonni.
Mi ricordo i primi spettacoli di burattini con i nostri figli seduti in prima fila, adesso invece in prima fila ci sono i nostri nipoti … quanto è importante questa continuità … Tante discussioni abbiamo sostenuto tra noi, perché non sempre le nostre idee sono uguali, ma poi si trova un punto d’incontro, si decide e le iniziative prendono forma.
Gli anni sono passati, la sede si è allargata, le attività sono cresciute.
Un momento molto importante per noi è quando i giovani del “Kalinka” sono venuti a far parte della nostra struttura. Inizialmente qualche dubbio di corretta “convivenza” c’era, superata brillantemente in breve tempo.
Sono giovani splendidi, con una carica eccezionale che ti trasmettono in ogni loro gesto, una voglia di fare che non ha limiti … se eccezionale che ti trasmettono in ogni loro gesto, una voglia di fare che non ha limiti … se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
Tutto questo grande lavoro che dura da oltre 35 anni è però stato possibile grazie al nostro presidente Ivo Po che ha sempre saputo guidarci.
La televisione trasmette il programma “La storia siamo noi” …io penso che “La storia siamo anche noi del Circolo Giliberti”, questa è la prima puntata … arrivederci.

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La Storia siamo noi

Scrivere, raccontando del Circolo Giliberti a 35 anni dalla sua nascita, è come raccontare la mia vita.
Appena sposata (1969) da Soliera sono venuta ad abitare a Carpi nel quartiere dove da sempre ha sede il circolo.
Nell’anno 1970 sono stata avvicinata dal segretario della sezione del PCI (Via Abba), il quale chiedeva la mia collaborazione, unitamente ad altre donne per la raccolta di firme, al fine di ottenere una scuola od un asilo nel quartiere.
Questo mio primo impegno nel sociale mi ha permesso di conoscere tante persone, dandomi la possibilità di vedere nascere il circolo ARCI.
Se all’inizio ero una spettatrice di questo “movimento”, in breve tempo, condividendo i valori ed i principi delle persone che ci lavoravano, ne diventavo socia e collaboratrice insieme ad Ermanno (mio marito).
Non è stato semplice, le iniziative nascevano e si moltiplicavano coinvolgendo sempre di più il quartiere ma anche tutto il territorio carpigiano.
La necessità pertanto, da parte di noi volontari, era di riuscire a dare una risposta positiva alla richiesta di aggregazione di persone di diverse fasce di età, dai bambini, ai giovani, agli anziani.
Sono stati e sono grandi gli sforzi in quanto tutto viene gestito da “volontari” che si mettono a disposizione degli altri.
Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere, il volontariato da sempre si basa sul tempo dedicato agli altri che diventa un valore di vita.
All’interno del circolo ho poi trovato persone con le quali ho iniziato un percorso di amicizia che non si è mai interrotto e negli anni è diventato sempre più grande. Insieme siamo cresciuti prima genitori e poi nonni.
Mi ricordo i primi spettacoli di burattini con i nostri figli seduti in prima fila, adesso invece in prima fila ci sono i nostri nipoti … quanto è importante questa continuità … Tante discussioni abbiamo sostenuto tra noi, perché non sempre le nostre idee sono uguali, ma poi si trova un punto d’incontro, si decide e le iniziative prendono forma.
Gli anni sono passati, la sede si è allargata, le attività sono cresciute.
Un momento molto importante per noi è quando i giovani del “Kalinka” sono venuti a far parte della nostra struttura. Inizialmente qualche dubbio di corretta “convivenza” c’era, superata brillantemente in breve tempo.
Sono giovani splendidi, con una carica eccezionale che ti trasmettono in ogni loro gesto, una voglia di fare che non ha limiti … se eccezionale che ti trasmettono in ogni loro gesto, una voglia di fare che non ha limiti … se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
Tutto questo grande lavoro che dura da oltre 35 anni è però stato possibile grazie al nostro presidente Ivo Po che ha sempre saputo guidarci.
La televisione trasmette il programma “La storia siamo noi” …io penso che “La storia siamo anche noi del Circolo Giliberti”, questa è la prima puntata … arrivederci.

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