Toscana: Il Casentino tra Sacro e Profano.
Dal 29 al 1 ottobre 2023 (3 giorni e 2 notti).
Il Casentino era abitato sin dalla più lontana preistoria, si ritrovano nel territorio tracce di insediamenti del paleolitico medio. Un grossolano errore dei testi antichi attribuisce in nome del Casentino a quello della tribù ligure dei Casuentini, invece il nome compare in epoca Carolingia in riferimento alla zona di Romena. È comunque attestata la presenza di popolazioni di stirpe ligure nella zona di Catenaia e sul Pratomagno. Così come è attestata nel Casentino la forte presenza di popolazioni appartenenti agli antichi Umbri.
Nel periodo etrusco sono presenti molti insediamenti e sul suo territorio si ritrovano importanti luoghi di culto quali il lago degli Idoli, nel quale sono state recuperate nel tempo migliaia di statuette votive ed oggetti oggi esposti nei più importanti musei del mondo. La Pieve a Socana fu edificata sulle rovine di un tempio romano a sua volta edificato sulle rovine di un tempio etrusco del quale si conserva un’ara del V secolo di grandi dimensioni. In epoca augustea il Casentino fu incluso nella Regio VI Umbria, insieme a quella che è oggi la moderna Umbria e l’ager gallicus (insediamento dei Galli Senoni).
Nel Medioevo ebbe particolare risalto per le vicende legate al centro Italia ed all’espansione Fiorentina. Si ricorda la famosa Battaglia di Campaldino dove combatté anche Dante Alighieri.3